Autore: Sergio Maria Francardo
Editore: Valore Alimentare
Alimentazione

Qualità degli alimenti e il valore degli “scarti”

Dalla fiera ‘Fa’ la cosa giusta’ il dott. Francardo ci parla di ‘sostenibilità’ come etica della relazione uomo-natura.
Per fare in modo che il nostro organismo funzioni al meglio, dobbiamo porre una consapevole attenzione alla qualità degli alimenti con i quali ci nutriamo.
E questo vale in particolare per i nostri bambini. La moderna immunologia ci porta a sostenere che la vera e radicale prevenzione si fa sui campi agricoli, perché solo un’agricoltura sana può consentirci di ottenere alimenti idonei alla nutrizione umana: un’agricoltura biodinamica, che non abbia come fine il reddito, ma la salute delle piante, degli animali e della terra su cui vivono.
Dopo oltre trent’anni di esperienza, posso tranquillamente affermare che con una corretta alimentazione integrale, biodinamica e biologica, non v’è da temere carenza proteica, purché si alternino i vari cereali, i legumi, le verdure, la frutta stagionale e i semi oleaginosi (di girasole, di sesamo, di lino..), si usino un po’ di latticini e grassi vegetali di buona qualità. L’agricoltura convenzionale invece ostacola la formazione della proteina, attraverso la concimazione forzata e alcune manifestazioni patologiche possono essere ricondotte a tale fenomeno.
Questo vale anche per la preziosa proteina presente nelle foglie verdi: negli spinaci coltivati con l’uso di fitofarmaci, ad esempio, si presenta tipicamente lo sviluppo di una proteina maturata in modo incompleto, con la formazione di prodotti intermedi velenosi.
Per questo viene vietata ai bambini piccoli, mentre possono essere consumati tranquillamente gli spinaci biodinamici certificati. La qualità alimentare biologica indissolubilmente legata alla sostenibilità ci offre una grande opportunità: considerare ciò che noi normalmente scartiamo del cibo, anche per proteggerci dall’intossicazione dei fitofarmaci e dalla maggior debolezza strutturale dei cibi industriale, come la parte veramente importante del cibo.
In natura le piante o parti di esse sono protette dalle aggressioni naturali con l’aiuto di sostanze coloranti, come ad esempio i bioflavonoidi. Oltre a definire le loro molteplici colorazioni e sfumature, esse sono contraddistinte da comprovate importanti proprietà benefiche sul benessere e sulla salute psicofisica dell’individuo che se ne nutre.
Per fare un esempio di attualità, basti pensare alle antocianine (un gruppo di flavonoidi) che hanno manifestato capacità nel ridurre e nel riparare gli effetti delle radiazioni. In particolare vengono suggerite dalla Nasa per diminuire i rischi di esposizione alle radiazioni per gli astronauti.
Il tipo di antocianine nelle piante è specifico a seconda della specie e dipende dalle condizioni del terreno, luce, calore ed anche dallerelazioni con piante di altra specie. Il modo di coltivare influenza notevolmente la composizione di tali sostanze che si sviluppano dal confronto della pianta con l’ambiente. Proprio i vari flavonoidi, le sostanze antiossidanti, i preziosi oligoelementi, le parti più preziose per la salute sono in larghissima misura contenute in ciò che noi scartiamo ed eliminiamo della pianta.
Altro aspetto importante è l’effetto protettivo contro le malattie degenerative, il cancro e le radiazioni, anche questo strettamente legato alla salute della pianta. In altre parole, siamo protetti e curati dalla capacità della pianta di affrontare gli agenti esterni e le piante dell’agricoltura industriale sono piante deboli e malate, incapaci di difendersi se non sono protette dall’armamentario della chimica. Infatti un campo chimico viene invaso dalle erbacce e perde identità non appena cessa la somministrazione di fitofarmaci.
Al contrario, un campo biodinamico conserva a lungo le sue caratteristiche e le specie che ospita anche se viene abbandonato. Quindi solo i prodotti biodinamici e biologici possono proteggere la nostra salute e gli scarti diventano preziosi e sostenibili solo se provengono da tali coltivazioni.
Quanto detto va tenuto in considerazione nell’acquisto di erbe aromatiche, in grado di influenzare l’alimentazione in modo benefico. Ad esempio, è dimostrato che il flusso salivare è intensificato e potenziato dall’assunzione di cibi arricchiti con spezie. Inoltre, sempre aromi e spezie con i loro oli essenziali sono dei potenti antibiotici naturali e preservano l’organismo, a differenza degli antibiotici di sintesi che deprimono le nostre difese. Insomma, partendo da una sana agricoltura possiamo celebrare l’armonia dei sensi, non solo ritrovando sapori e profumi meravigliosi ma anche dal punto di vista etico: rispettare la madre terra è gioia per la nostra anima.
L’arte della cucina infine è fondamentale perché armonizza, amplifica e qualifica le qualità presenti nei cibi, persino nelle parti più umili, rendendole affascinanti per i nostri organi di senso.