Editore: Weleda
Alimentazione

La melagrana e il mito delle stagioni

Sono innumerevoli le storie, le leggende ed i miti in cui appare la melagrana con la sua ricca simbologia.

Paride, figlio di Priamo re di Troia, sapeva come rendere omaggio alla bellezza divina, donando una melagrana ad Afrodite, che le coltivava sull’isola di Cipro.
Anche Roxelana, diabolica amante del sultano Solimano il Magnifico, apprezzava le melagrane, che riemergono nelle Mille e una notte e nei giardini di re Salomone.
Persefone figlia di Demetra, dea delle messi, a causa della melagrana cambia il suo destino: nel mito, infatti, la melagrana, a cui Persefone non riesce a resistere, la legherà in sposa ad Ade.
La disperazione di Demetra sarà tale che le lacrime inonderanno le messi e l’inverno sarà interminabile. Gli Dei dell’Olimpo scendono a consiglio e Zeus stabilirà che Persefone resti nel Regno dei Morti per tanti mesi all’anno quanti i grani di melagrana da lei mangiati. Ecco così chiarita l’alternanza delle stagioni: ogni volta che la figlia di Demetra scende nell’Ade, inizia con l’autunno la stagione fredda e buia, ma al suo ritorno, sei mesi più tardi, la felicità della Dea delle Messi è incontenibile, tutta la natura si risveglia e risorge, primavera ed estate porteranno luce, calore e nuovi frutti… fino alla maturazione della melagrana, che anticipa il ritorno ciclico di Persefone al Regno di Ade.

Secondo alcune tradizioni, la melagrana è il pomo offerto da Eva ad Adamo, nonché lo stesso “Pomo della discordia” che fu portato a Cipro da Afrodite in persona.
Al museo errante di Hera Argiva (Capaccio, Sa), troviamo una piccola statuetta in marmo (50 x 20 cm) di Hera che sostiene con la mano destra una patéra per le offerte e con la sinistra una melagrana a significare fertilità ed abbondanza, simbolo pagano che sarà ripreso e trasformato nella cultura cristiana, dove il do ut des si trasformerà nelle mani della Madonna in pura generosità e prosperità, che nulla chiede in cambio.