Autore: Claudio Gregorat
Scritti di Claudio Gregorat

Esseri elementari

Il presente studio ha lo scopo di riunire tutti i luoghi – ovvia- mente nella traduzione italiana – nei quali Rudolf Steiner parla degli <Esseri Elementari>.
Nei vari libri di studio della Scienza dello Spirito, si incontrano sovente delle descrizioni, oppure dei cenni sulla loro natura, origine e soprattutto, compiti che svolgono in natura.
Come prima cosa, la giusta denominazione. Chiamarli <spiriti elementari> è improprio, in quanto essi hanno una struttura duale: corpo e anima come gli animali e tutti gli esseri al di sotto dell’uomo. Quindi è corretto chiamarli <Esseri elementari>(Elementarwesen). E non <spiriti> in quanto non posseggono arti spirituali, ma solo corpo e anima.
Soltanto dall’uomo in su, gli esseri viventi sono dotati di <spirito>. Così chiarisce nella conferenza del 16 maggio 1908. A meno che non si tratti della connotazione <invisi- bile> del loro essere.
Però durante la Fondazione di Natale, Rudolf Steiner pronunciò la “Pietra di Fondazione” della rinnovata Società Antroposofica, nota come “Anima dell’uomo” (Menschen seele), nella quale per tre volte li chiama <Elementar-geister> – Spiriti Elementari.

Ogni essere vivente in tutta l’evoluzione, è composta di <quattro parti o corpi>. Come l’uomo, ad esempio, è composto da: corpo fisico, corpo eterico, corpo astrale e corpo dell’Io. L’Angelo invece da: corpo eterico, corpo astrale, corpo dell’Io, sé spirituale, e per le altre Entità seguendo sempre la scala verso gli organi superiori; così vi sono anche ordini-organi-corpi al di sotto dell’uomo. E come al di sopra del corpo <fisico> materiale-minerale-visibile i corpi-organi sono invisibili; così anche al di sotto, gli altri corpi rimangono invisibili.
(La tabella allegata a questo studio – con tutti i limiti degli schemi – può indicare globalmente quello che si intende dire).

Come si può notare dallo schema, l’uomo ha il corpo fisico come arto più basso e sopra l’eterico, l’astrale e l’egoico. L’Angelo invece inizia con l’eterico e sale fino al sé spiri- tuale. E così di seguito le altre Entità spirituali.
Fra gli Esseri elementari della natura ad esempio, le <salamandre> hanno la caratteristica di avere sviluppato gli organi inferiori: fisico, eterico e astrale, ma non l’Io – o meglio solo un abbozzo dell’Io – il quale non consente loro la visibilità fisico-minerale. Però nella scala evolutiva sono allo stesso livello degli uomini.
Al di sotto vi sono le Silfidi-Elfi col corpo astrale, eterico, fisico e in più un arto del 3° regno elementare, di cui vedremo più avanti le caratteristiche.
Seguono le Ondine col corpo eterico, fisico e due arti nel 3° e 2° regno elementare.
Al punto più basso vi sono gli Gnomi e Coboldi col corpo fisico e gli altri arti nei tre regni elementari sottostanti.

Ora, per poter afferrare bene la loro origine, è necessario farsi un’adeguata rappresentazione della legge fonda- mentale dell’evoluzione, la quale contempla il <rimanere indietro> di alcuni esseri, i quali non riescono ad inserirsi giustamente in essa: rimangono come <fossilizzati> in una determinata forma e quindi non suscettibile di metamorfosi.
Secondo questa legge si sono formati gli Esseri elementari di cui sopra: sono rimasti indietro non avendo sviluppato adeguatamente l’organo corrispondente al loro gradino di evoluzione. Così:
— sull’antico Saturno sono rimaste indietro entità senza forma, archetipi spirituali privi di forma, data la natura di esso, che costituiscono il I° regno elementare.
— sull’antico Sole sono rimasti indietro entità creatrici di forme artefici della vita vegetale: 2° regno elementare
— sull’antica Luna sono rimaste indietro entità senza forma che si rivestono di involucri animici e sono le artefici delle forme animali: 3° regno elementare.
Questi sono i Tre Regni Elementari al di sotto del piano fisico-minerale.
Sono tutte “entità astrali operanti nell’eterico”, contessuti della”sostanza del pensiero”.

Quivi sarebbe un rilievo molto importante da fare: secondo la chiesa di Roma, e le parole di Benedetto XVI° il quale, nella sua prima enciclica afferma che:
“……l’uomo è <uni-duale>, cioè composto da anima e corpo…….”
mantenendo invariata la composizione dell’uomo, stabili-
ta ancora nel Concilio di Costantinopoli del 869, indetto dal Patriarca Fozio, che stabilì che da quel momento in poi l’uomo è composto da
“……corpo ed anima: questa con alcune facoltà spirituali…….”
e credere nella tricotomia è eresia: S.Paolo dunque sarebbe un eretico !
Così la chiesa, negando la reincarnazione, è conseguente col suo insegnamento, in quanto è l’Io, lo Spirito che si reincarna: corpo ed anima vivono una vita sola !
Ma con questa posizione relega l’uomo nel regno anima- le ed elementare, contestando con ciò l’affermazione di Paolo di Tarso appunto, il quale scrive nella sua Prima Epistola ai Tessalonice- si – 5/23:
“Il Dio della Pace vi santifichi fino alla perfezione; e tutto Quello che è vostro: <spirito, anima e corpo> si conservi irreprensibile per la venuta del Signore nostro Gesù Cristo

e, cosa molto più grave, nega la Trinità Divina, poiché l’Uomo è Sua immagine:
– il Padre = corpo
– il Figlio=l’anima
– lo Spirito Santo = lo spirito umano, l’IO.
Dalla Scienza dello Spirito si viene a conoscere la collo- cazione dell’Uomo fra mondi superiori e mondi inferiori. Una sistemazione a tutta prima schematica presenta così i loro esseri nella costituzione generale:

— angeli……………………………..dotati di………………….anima e spirito
— uomini…………………………. “ …….corpo anima e spirito
— animali………………… ………. “ .. …………corpo e anima
— spiriti degli elementi………… “ ……………corpo e anima
— esseri elementari dei tre regni… “ .……………corpo e anima

Un prospetto più completo – che amplia quanto detto sopra – lo troviamo in “Teosofia”:

– 1 – il regno delle entità archetipiche amorfe (I° regno elementare
– 2 – il regno delle entità creatrici di forme (II° regno elementare)
– 3 – il regno delle entità animiche (III° regno elementare)
– 4 – il regno delle forme create (cristalli)
– 5 – il regno percepibile ai sensi in forme – nel quale però lavorano entità creatrici di forme (regno vegetale)
– 6 – il regno percepibile ai sensi in forme – nel quale però operano anche le entità creatrici di forme e quelle che si esplcano animicamente (regno animale)
– 7 – il regno in cui le forme sono percepibili ai sensi e in cui operano entità creatrici di forme e quelle che si esplicano animicamente; e nel quale lo spirito plasma se stesso in forma di pensiero entro il mondo fisico (regno umano)

Quanto seguirà è solo una sintesi di molti luoghi in Rudolf Steiner ed altri veggenti come: Marko Pogacnik come dal suo libro “Spiriti di natura ed esseri elementari”; Verena Stael von Holstein nelle sue comunicazione nei “Quaderni di Flensburg”.

Degli esseri elementari si può dire che sono entità “rimaste indietro”, e sono costituite: (schema)
— gli“Gnomi” da un corpo fisico e tre corpi costitutivi sotto
— le “Ondine” da un corpo sopra e due sotto
— le “Silfidi- Elfi” da due corpi sopra e uno sotto
e comunque sono esseri “bipartiti” in “corpo ed anima”.
Diverso è il caso delle “salamandre” spiriti del fuoco. Esse è bene ripeterlo in quanto sembra inverosimile – sono “quasi” esseri umani per il fatto di aver elaborato – in parte – il principio dell’IO: quindi tre corpi sopra quello fisico. Ma, al contempo, non così progredite con l’IO da poter assumere forma umana.
Nei primi anni del 1500 Paracelso – Aureolus Theophrastus Bombastus von Hohenheim – nel suo libro “Liber de nymphis, pygmaeus et salamandris et de caeteris spiritibus”, attribuisce a questi spiriti gli stessi nomi, meno le Ondine che chiama Ninfe e gli Gnomi che chiama Pigmei.

Vediamo un po’ meglio: gli animali sono esseri rimasti in- dietro nell’evoluzione in quanto si sono inseriti troppo presto entro corpi fisici non ancora abbastanza elaborati da poter albergare uno Spirito, un IO. Ora fra questi animali, ve ne sono alcuni che “strappano qualcosa per se stessi” all’Anima di Gruppo Animale alla quale appartengono e formano una sorta di gruppo a sé stante. Non possono più re-inserirsi entro l’Anima di Gruppo per esserne, in un certo senso, usciti fuori col sovrappiù strappato simile alla sostanza dell’ IO, e formare un corpo fisico quale strumento dell’ IO pensante: devono perciò riunirsi in un gruppo a parte e formarsi quali “esseri elementari”.
Questo è il gruppo delle entità chiamate “salamandre” o “spiriti del fuoco”, per avere in sé qualcosa come l’IO Umano.

E’ il caso dei diversi animali domestici: cani, gatti, uccelli, ecc, che noi ritroveremo come Spiriti del fuoco.

Quando si dice “anima” si intende il “corpo astrale”. Ora tale corpo astrale non può venire elaborato, modificato per mancanza dello “spirito” dell’IO: in esso non vi è un IO attivo.
Naturalmente esso corpo astrale avrà delle esperienze ani miche e deve avere anche una figura fisica ma non materiale: non essendo compenetrata da un IO, “non può essere visibile” e sta ad un gradino inferiore, al di sotto della materia “visibile”.

Simili entità, per quanto difficile da concepire, esistono e sono il residuo di certe nature umane di livello particolar- mente basso, che lasciano indietro parti di tale natura inferiore. Tali parti diventano spiriti ostacolatori particolar- mente cattivi che attraversano la nostra esistenza, come ad esempio, nei fenomeni del tutto negativi che ci accompagnano nella nostra vita cosiddetta civile, particolarmente ritardanti e disturbatori nella decadenza evidente di questa nostra cultura.
Si tratta dei “fantasmi” del corpo fisico, che continuano a rimanere nelle battaglie, lazzaretti e luoghi di sofferenza, permangono per lungo tempo generando disagi vari alle persone: andreb-bero liberati dalla loro prigionia, forse per mezzo di pratiche di culto corrispondenti.
Si tratta delle tante figure fantomatiche e spettrali che si aggirano intorno agli uomini, “nutrendosi” ancora delle loro passioni, suscitate quand’erano in vita. E’ una credenza
puerile, pensare che con la morte “tutto finisce”: purtroppo non è così e bisognerebbe cercare di “percepire le atmosfere dei luoghi” per rendersene conto coscientemente.

Ad esempio, l’alcoolista crede di essere “lui di persona” a desiderare l’alcool fino alla perdita di libertà di decisione: e così anche per il drogato. In effetti, sono i “demoni astrali” – controfigure del suo corpo astrale – che gli stanno intorno come sanguisughe e gli impongono la “loro sete”-.
Molto più grave è la situazione generale della “falsità e menzogna”, anche inconsapevole, ma sopratutto “cosciente”, come nella divulgazione di notizie dei milioni di giornali editi giornalmente; dalla televisione; da tutto il lavorio di continui sotterfugi e palesi menzogne della vita politica in tutto il mondo.
Sono veri e propri “demoni diabolici” che distruggono tutto quanto intorno a loro è lavoro di sano e giusto pensiero che promuove una giusta evoluzione, generando così un “caos continuo destabilizzante”, cosa che stiamo vivendo in modo particolarmente evidente.
Lo slogan “pensiero non paga dazio” è un geniale suggerimento di questi esseri, che vogliono evitare che gli uomini si accorgano che “in ogni pensiero si inserisce un essere elementare” che gli conferisce vita. Dipende poi appunto dalla qualità di esso, che porti progresso e beneficio, oppure regresso, ottusità e sconvolgimenti tellurici.

I “pensieri sono forze, potenze spirituali” che agiscono in relazione alla loro “moralità e bellezza”.
Le “forme di pensieri e sentimenti” emanate dall’IO dell’ uomo, si costituiscono come esseri indipendenti e rimangno a lungo accanto al karma legato principalmente al corpo astrale e nella successiva incarnazione vengono ripresi come esseri costitutivi – se positivi, formatori della fisio nomia, del gesto, dell’incedere sulla terra. Ma se negativi operano come ostacolatori e persino anche distruttori entro l’ambito animico.
Gli esseri elementari che si inseriscono nei pensieri falsi, cattivi, si collegano fra di loro formando una sorta di “rete” che unisce i vari gruppi di persone: si forma una sorta di “ragno” gigantesco che li domina e gestisce.

La menzogna sociale di gruppo – di partito – grava sul destino della terra che viene continuamente “sviato” dalla sua giusta direzione: ed ha influenza anche nelle condizioni ambientali – per quanto l’ottusità umana non lo possa ammettere – generando temporali, alluvioni, terremoti……
Fra le singole persone, sono come delle “ombre” che si interpongono fra di esse, generando diffidenza, sfiducia e disagio. Solo un atto di “riconoscimento” le può allonta-
nare ed eventualmente distruggere, là dove viene generato “amore” come pareggio necessario.

Colui che si è conquistata la conoscenza di tali cose, per via della Scienza dello Spirito, può contribuire a liberare gli uomini dai diretti influssi di tali esseri: così Rudolf Steiner.

In ogni evoluzione vi sono entità che rimangono indietro, come già detto, che non hanno utilizzato la vita per apprendere e progredire e quindi rimangono indietro ad un determinato gradino precedente.
Ora, nel periodo successivo riappaiono con i medesimi caratteri di esso. Sono cresciuti insieme agli altri esseri con evoluzione progrediente regolare, ma non hanno fatto nulla per ritornare nelle forme adatte all’epoca successiva: e così riappaiono in questa come “spiriti subordinati della natura”.

Ad esempio. una possibile previsione della futura evoluzione di Giove, è la seguente:
– su Giove l’uomo avrà elaborato completamente il Sé Spirito. Per quelli che sulla Terra non avranno utilizzato la possibilità di elaborarlo, ma sono stati del tutto ignavi e passivi, per questi non vi sarà la possibilità di avere una “figura”: e così appariranno quali “spiriti della natura” con l’IO come principio più alto: però con un certo “grado di moralità” conseguita per mezzo di quella parte dell’IO sviluppata.

Questo sarà il destino di quegli uomini che non hanno fruito dell’evoluzione della Terra per evolvere: e quindi saranno ancora gli “invisibili “spiriti elementari” di Giove. Così come i presenti esseri elementari lo sono nei riguardi dell’evoluzione dei precedenti stati della terra.

spiriti degli elementi

Quelli descritti qui di seguito, vengono chiamati “spiriti degli elementi” – da distinguere dagli “esseri elementari” che hanno costituzione e compiti diversi – in quanto sono
gli animatori-formatori degli “stati di aggregazione della materia”: terra – acqua – aria – fuoco. Per la
— terra : non si intende quanto oggi noi sperimentiamo, ma lo “stato solido” dell’esistenza materiale
— acqua : tutto ciò che è “liquido” in natura o viene reso liquido artificialmente
— aria : lo stato “aeriforme”, gassoso, e quindi il gas che si sprigiona nel bruciare qualcosa
–fuoco : o calore è qualcosa di molto sottile che compe- netra tutti gli altri elementi; ed ha una caratteristica propria in quanto si ha un: “fuoco esteriore” ed un “fuoco interiore”, quindi uno stato animico: si varca la porta dell’anima.
Questi stati sono tali per l’attività degli “spiriti degli ele- menti”: ma la zona di loro pertinenza non è lo stato in se stesso: terra, acqua, aria e fuoco, ma gli stati intermedi:

……… …………..…salamandre
Calore
Fuoco
………………………elfi – silfidi
Aria
………………….……ondine
Acqua
……… ……………….gnomi – coboldi
Terra

— gnomi – entità che operano dietro a tutto ciò che è minerale e soprattutto metallico: entità dai netti contorni e aspetti molto diversi. Hanno un corpo fisico come principio più alto e, al di sotto, altre tre corpi (vedi schema)

La conseguenza è che non sono visibili al normale occhio umano. Tale corpo è presente in loro come “principio – forza”, ha qualcosa di simile al pensiero, all’intelligenza umana, però con azione automatica.
Il mondo eterico si vale di altre leggi da quello fisico.

Così gli gnomi sono, diciamo per esempio, come compres si in un masso roccioso in quantità incredibile. In questa sfera vige la “compenetrabilità” dei corpi e “simultaneità” degli eventi: e se il masso viene spezzato e ridotto in pezzi, si liberano dalla loro prigione con velocità altissima.
Sono mediatori fra il minerale e le radici degli alberi: cioè l’assorbimento delle sostanze minerali necessarie, in quan- to si muovono fra “terra ed acqua”, e spingono le piante dalla terra verso l’aria. Non solo, ma guardano verso l’alto a ciò che scende attraverso la pianta di misteri del cosmo e l’accolgono in sé a favore della pianta, principalmente in autunno e inverno.
Si muovono entro la terra portandovi le “idee universali” e le porgono ai minerali. Sono i “custodi della vita” che attraverso l “etere vitale” avvicinano alle radici.
Sono “tutto intelletto” benché automatico: di qui la com- prensione immediata dei fenomeni naturali.
Sono pieni di “umorismo” – diciamo così in termini umani – e si burlano di continuo degli uomini e della loro lentezza di comprendonio dei fatti della natura. Giocano dei tiri burloni agli uomini sotto forma di scherzi vari, come il nascondere oggetti alla loro vista. (*)

(*) (Mi sia consentita una divagazione: avevo letto sull’umo- rismo degli gnomi un episodio, dirò, straordinario; ad un certo punto, il più anziano, dopo un intenso lavoro se ne esce dicen- do: “Ora ridiamo un po !” e tutti giù a ridere. Così stavamo studiando un aspetto piuttosto difficile sul pensare ed era suben trata una certa stanchezza. Allora io, imitando lo gnomo anziano propongo: “ora ridiamo un po’”.

Sbalordimento generale ! ma come! senza motivo? Il motivo sarebbe riacquistare un po’ di leggerezza e di buon umore. Niente da fare ! Quanto poco gli uomini oberati dalle loro preoccupazioni possono diventare gnomi ! )

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Nel quarto dramma-mistero “Il risveglio delle anime” di Rudolf Steiner, secondo quadro, Giovanni Tomasio assor- bito in una visione immaginativa, ode gli Spiriti degli Gnomi in coro: ……………………………………………………..

Noi induriamo, rafforziamo
scintillio di sostanza in polvere
riduciamo, polverizziam
detriti di crosta rigida;
rapidi annientiamo il solido
coi nostri spiriti corporei.
Tessuti di sostanza di intelletto
pienamente saggio,
quando dormienti anime umane
sognavano le origini della Terra

In questo indurire la materia, procurano all’uomo una base solida per l’esistenza. Questa conoscenza non può rimanere senza seguito: noi uomini dobbiamo gratitudine agli Gnomi che ci offrono la possibilità di poter sviluppare l’IO SONO in un corpo fisico, il quale deve, di necessità, avere una base minerale.

Noi ridiamo, ridacchiamo
ci beffiamo, sghignazziamo
se i claudicanti sensi umani
e gli incespicanti spiriti umani
contemplano il prodotto
e saggi intender pensano
ciò che per incanto
davanti ai loro occhi stupidi
evocano per incanto
gli spiriti dei nostri tempi cosmici

— ondine – in tutti gli elementi collegati all’atmosfera liqui- da: nebbia, pioggia, nuvole, gelo; cascate liquide o in sospensione, vapori che si alzano terra, gorgoglio di ac- que mormoranti. Operanti in questi fenomeni, si trovano le “ondine”, la cui caratteristica dominante è la “metamor- fosi”, trasformazione continua”. Esempio paradigmatico: Proteo dell’Odissea.
Ma non solo: in primavera, i germogli verdi e teneri che spuntano e tutto quanto tende a spuntare dal suolo, sono opera delle ondine che li “estraggono” dal suolo. Intorno ad essi lavorano questa entità in continua trasformazione: si dirigono verso il basso provenendo dall’alto, ed estrag- gono la pianta dal suolo, affinché l’interno delle terra possa percepire il cielo. La loro sfera di vita e d’azione è l “etere chimico”:
operano nell’esistenza come “plasmatrici” .

L’etere chimco è anche “etere del suono”, e il suono, come afferma anche la fisica acustica, struttura la mate- ria, le conferisce una “forma”, Così i nostri organi sono for-
mati dai “suoni-ondine”: senza di loro non-saremmo, non avremmo una forma umana. Quindi la nostra anima si de-
ve rivolgere a loro con devozione, anche per il fatto che
la nostra salute e malattia le coinvolgono in prima perso- na.

— silfidi-elfi – quando in autunno si osserva il graduale spe- gnersi ed appassire di ogni vita vegetale e naturale, alla visione eterica si manifestano le entità spirituali collegate con l’appassire, il morire; ed anche in relazione ad ogni maturazione: esistono affinché i frutti maturino.

Non hanno forma determinabile, e si manifestano come piccole meteore guizzanti come fuochi fatui che si accendono e spengono rapidamente. Sono percepibili soprattutto nell’aria la più pura possibile, priva di vapore acqueo piena di luce e calore. Sono le entità che vivono nell’aria purissima senza tracce di umidità. Si calano sulle piante e provvedono alla maturazione dei loro frutti. Portano luce alle piante, se ne “saziano” di modo che avviene la maturazione e l’appassimento successivo.
Quando l’uccello vola. provoca una corrente d’aria sono ra di musica cosmica, le silfidi vivono in tale risonare delle correnti d’aria, eccitate e sempre in movimento. Nell’uc- cello trovano il proprio IO: tendono verso di lui ma non diventano uccelli come vorrebbero.
Sfera di vita e d’azione: l “etere luce”.

Ancora dal dramma sopra citato leggiamo:

Noi tessiamo, noi filiamo
danze di aria ed acqua,
separiamo, propaghiamo
dei semi le forze solari vivificanti. Consolidiamo con cura esseri di luce
annientiamo sagge forze feconde
coi nostri corpi d’anima fluendo da raggi di sensazione
che eterni vivono scintillando
perché esseri umani vivendo
gustino il senso diveniente della Terra.

In questa loro azione sono per l’uomo “curatrici”,

Ora, verso queste entità – che entrano-escono in noi ad ogni respiro – dobbiamo gran parte della chiarezza di visione sul mondo e su noi medesimi. A loro possiamo chiede re aiuto come fossero le nostre “badanti”, per dirla con una nuova parola corrente.

Le parole che seguono lo dicono con chiarezza:

Noi curiamo, provvediamo
fecondiamo aleggiando come spiriti
mentre i fanciulli degli uomini
all’aurora della vita,
ed i vecchi, intessuti di errori,
si nutrono della nostra opera,
e, infantilmente o senilmente
godono oscuramente nella corrente del tempo
ciò che pensiamo nelle eternità.

Le “tre potenze cosmiche dell’anima” dicono:

Filìa: Sono loro luci amanti
di fecondità beate
che irraggiano chiarore
lieve tepore effondono
ed ardono brucianti
se il diveniente vuole
l’entità creatrice:
perché l’essere attivo
incanti le anime
che si votano amando
all’irraggiante luce.

Astrid: Sono loro aiutatori attivi,
a tessere la vita
in esseri che sgorgano
Disgregano la terra
condensano le aure
a ciò che metamorfosi si riveli
in anelito creativo;
rallegri gli spiriti
che si sentono tessere
nella vita creante.t

Luna: Operosi artefici
avveduti comprimono
sostanze malleabili
aguzzano gli angoli
spianan le superfici
perché le forme rigide
si ergano sensate
perché figure ergentesi
infiammino il volere
il saggio edificare
d’inesausto demiurgo.

Gli Elfi-Silfidi essendo spiriti aerei, si uniscono non solo al re-
spiro dell’uomo, ma anche al suo essere animico ed i sen-
timenti che esso produce: vivono ed operano entro una sorta di aura che lo circonda nel produrli: aura che si
effonde all’esterno e che diventa un processo oggettivo.
In tali processi – divenuti oggettivi – si mescolano gli esseri
elementari i quali portano oltre, nel tempo, i sentimenti pri-mari e li modificano a seconda di come l’uomo è costitui-
to e di come li sperimenta nel riflesso posteriore. E assieme
a ciò che è avvenuto al di fuori di lui, riceve anche gli esseri elementari impegnati.
Per via di un’atmosfera spirituale diffusa dall’uomo, questo
perviene ad un’azione reciproca con gli esseri elementari
che così si inseriscono nel compimento del suo destino. Con altre parole, questi spiriti elementari – attratti dalla nostra natura – partecipano alla costruzione ed attuazio-
ne del nostro destino.
Molto significativa a tale riguardo è la saga danese “La figlia del re degli elfi” – nella traduzione ritmica di Giosué Carducci – e di come essa intervenga nel destino di Sir Oluf portandolo a compimento.
Così le esperienze di sentimento si rivelano molto importan
ti nelle vicende di destino, Esse tornano sempre ad inserirsi in esso, ma non del tutto simili, ma dopo essere passate attraverso l’elaborazione di questi esseri elementari. Come viviamo entro l’atmosfera fisica dell’aria, così vivia- mo, col nostro sistema ritmico inconscio,nella sfera spiritua

le degli esseri elementari: con essi si costruisce molta parte del nostro destino. Molto spesso l’improvviso mutamento di umore durante la giornata, inspiegabile razionalmente, può risalire all’azione di ritorno di questi elementari.
E così, il ritorno fatale di certi eventi, risale a queste azioni
elementari nel nostro sistema ritmico e del ricambio. E sovente, creiamo una serie di esseri elementari che ci ac-
compagnano e ritornano con noi l’incarnazione seguen- te. Molta parte dei nostri sentimenti ed azioni inconscie, creano esseri elementari che incateniamo in esse fino al
giorno del pareggio liberatorio sia per noi che per essi.
Anche questo tipo di esseri elementari, sottostà alla legge universale descritta, più avanti, dalla Bhagavad Gita.

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Ora, dal momento che stiamo riflettendo sull’aria ed i suoi spiriti, consideriamo un momento le azioni sonore che
l’uomo compie in essa e consideriamo ora